Discussione:
Una vita ... da buttare
(troppo vecchio per rispondere)
Icaro
2007-12-27 00:09:19 UTC
Permalink
Salve a tutti,
sono nuovo del ng e dopo aver letto qualcuno dei vostri post mi sono
convinto a scrivere, per sentirmi meno solo.
Anche per specchiarmi in una verità che quasi mi nego o che certamente tendo
a rimuovere per non avere costantemente una zavorra addosso.
Ok alcolismo. Certo senza dubbio il mio problema è anche quello. Forse non
so stabilire nemmeno quanto lo sia, posto che non ho mai provato realmente a
smettere.
Probabilmente se ne vedrebbero delle belle...
Di sicuro alla base del mio bere c'è tanta altra..."porcheria".
Massì... una timidezza quasi patologica fin da piccolo e poi l'adolescenza e
le prime amichette e il dramma di non reggere una conversazione, uno
sguardo.
E lo stratagemma delle birrozze per riuscirci. E mi riusciva tutto sommato:
risultavo simpatico, spiritoso.
Ma crescevo e mi sentivo debole, senza carattere, percepivo che non avrei
avuto una vita felice. E anzi, già mi prefiguravo una vita da fallito.
Non mi piaceva il mio carattere pavido, sottomesso, sempre in soggezione.
Sognavo d'essere ben altro: d'essere un grande artista, un pianista che
incantava tutti, d'avere una personalità piena di fascino.
M'innamoravo perdutamente come mai mi è poi successo. D'una visceralità
inaudita per ragazzine con cui avevo scambiato poche parole o deboli
sguardi.
Fisicamente non ero e non sono tuttora quello che si dice "un cesso" se
l'aspetto fisico centra qualcosa. Ma si sa, c'entra qualcosa. Aiuta, non
neghiamocelo, specie se si è belli.
Ma non era il caso mio. Non ero un cesso ma nemmeno un adone. Ma a
prescindere da questo poco meno che maggiorenne conobbi l'alcool.
Mi trasformava in quello che avrei voluto essere: più coraggioso, più
estroverso, persino sfacciato, in ultima analisi "più normale".
Aspetti di un carattere che per altri sono innati e naturali.
Erano metamorfosi così radicali che a decenni di distanza non ho più
provato, anche con bevute ben più massicce.
Erano veri e propri "sdoppiamenti" della personalità favoriti forse dallo
spirito della compagnia, la volontà d'essere un altro, di piacere, d'essere
simpatico e socievole. Ci riuscivo ed anche bene.
Ma sotto c'era la realtà. Crescevo e mi aiutavo coll'alcool, il wisky era e
resterà il mio preferito.
Partii soldato ed il mio più fedele commilitone era già il Jonny Walker.
L'idea dei "nonni" e delle varie amenità da caserma mi terrorizzava.
Quasi accoltellai un tossico che giocava a fare il tiranno capobranco con
noi reclute: ero strafatto di wisky e birra.
E poi la vita civile, la realtà della morte prematura di mio padre, un
lavoro da operario in un magazzino di ferramenta dopo un trascorso da
studente universitario anche se con scarsi frutti.
Trovai un nonnismo peggiore di quello della caserma da cui mi ero da poco
congedato. Era la vita reale bellezza, mi dissi. E i sogni erano
definitivamente infranti.
E giù solitudine e birre e vino e vodka e wisky e intrugli d'ogni tipo. La
mia auto era perennemente incidentata (ubriaco guido solamente in città,
pianissimo, ed ho la tendenza ad urtare pali, semafori, marciapiedi ecc...)
. Vi chiederete con un carattere così cosa vuoi di più dalla vita? Che
abbia accettato un lavoro da rappresentante.
Ci credete, col mio carattere? Ebbene sì, ma in quel magazzino impazzivo.
Dopo un paio d'anni terribili, di difficoltà relazionale, di difficoltà a
propormi ed a proporre ciò che vendevo, di difficoltà ad essere un minimo
disinvolto....lentamente il miracolo si compieva! Miglioravo. Ed il lavoro
cominciava persino a piacermi e mi 'mbriacavo solo e rigorosamente il sabato
e la domenica (massicciamente ma solo il fine settimana) E vendevo! Ed ero
felice!
Dopo alcuni anni di autoanalisi, autocoscienza e quello che vi pare e giacca
e cravatta e brillantina e che mancavano solo il pancione e le bretelle....
ero un Commesso Viaggiatore!!
E bevevo solo dal venerdì notte alla domenica pomeriggio e....
Mi cominciavano a fare fuori.
Ché dice che le mie zone erano tante e che andavano bene ma per andare
meglio dovevano essere curate da altri agenti più presenti sul
territorio....che abitassero da quelle parti ecc........
Mi restò una zonucola e facevo la fame. Ancora una volta avevano
approfittato del pollo che ero stato. Un pollo che aveva rivitalizzato le
zone assegnatemi e che ora erano degne d'essere curate da più persone e non
solo da un agente che materialmente non poteva essere onnipresente. Cambiai
ditte. Non mi pagavano le provviggioni, mi prendevano per il culo, una
persino sparì dall'oggi al domani lasciandosi dietro un buco fallimentare di
circa 3 milioni di euro e diverse migliaia di euro di provvigioni al fesso
che scrive........
Dopo diversi lavori precari, una donna che mi ha lasciato anni fa ma che
continua a vedermi per solitudine e che frustrata, appena può, se ne
vergogna con chiunque possa sfogarsi sognando ben altri principi azzurri.
Vi scrivo che sorseggio un Primitivo del Salento di gradi 13.5°e la
bottiglia andrà presto finita.
Ieri era un Montepulciano d'Abruzzo, l'altroieri un Primitivo di Gioia del
Colle (Puglia) di 14,5°, l'altroieri ancora l'amato compagno Walker.
Ai pochi che leggeranno (ché l'NG è già di pochi, ma buoni) chiedo scusa per
la lunghezza del post.
P.S.
Ho 43 anni.
Andrea Zambelli
2007-12-27 19:32:46 UTC
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Post by Icaro
Anche per specchiarmi in una verità che quasi mi nego o che certamente
tendo a rimuovere per non avere costantemente una zavorra addosso.
dall'analisi lucida ed impietosa che fai, non direi proprio che tu ti
nasconda.
Post by Icaro
Di sicuro alla base del mio bere c'è tanta altra..."porcheria".
ci credo sulla parola, è anche la mia esperienza personale, e va detto che
in generale l'alcolista è una persona più sensibile di altre.
Post by Icaro
Trovai un nonnismo peggiore di quello della caserma da cui mi ero da poco
congedato. Era la vita reale bellezza, mi dissi. E i sogni erano
definitivamente infranti.
non ho sperimentato subito il nonnismo al lavoro, ma quando è accaduto mi ha
certo peggiorato.
anche tanti altri eventi della mia vita mi hanno infranto i sogni.
e giù alcool.
Post by Icaro
Ché dice che le mie zone erano tante e che andavano bene ma per andare
meglio dovevano essere curate da altri agenti più presenti sul
territorio....che abitassero da quelle parti ecc........
Mi restò una zonucola e facevo la fame. Ancora una volta avevano
approfittato del pollo che ero stato. Un pollo che aveva rivitalizzato le
zone assegnatemi e che ora erano degne d'essere curate da più persone e
non solo da un agente che materialmente non poteva essere onnipresente.
Cambiai ditte. Non mi pagavano le provviggioni, mi prendevano per il culo,
una persino sparì dall'oggi al domani lasciandosi dietro un buco
fallimentare di circa 3 milioni di euro e diverse migliaia di euro di
provvigioni al fesso che scrive........
anche io venditore, anche io frustrato perchè poi, alla fine, chi va avanti
nel lavoro è chi sa vendere la pelle altrui per salvare la propria, e magari
chi sa anche giocare sporco.
però da quando ho smesso, è cambiata anche questa prospettiva.
mi sono rimesso a studiare, e soprattutto ho ripreso in mano la mia vita.
a volte è doloroso, a volte è anche peggio, ma almeno sono io che comando e
non la chimica alcolica.
Post by Icaro
P.S.
Ho 43 anni.
anch'io.

fin qui l'analisi.
condivisa, dolorosamente perchè - fatte le debite distinzioni - è un po' la
storia mia e di molti.
possiamo approfondire, se vuoi.

mi sembri molto lucido nel giudicare fatti ed eventi, e non ti fai sconti.
c'è anche la volontà di uscirne, o per il momento ne vuoi solo parlare?
con massima libertà.

in bocca al lupo
andrea
Maxxx
2007-12-29 08:40:08 UTC
Permalink
Post by Icaro
Salve a tutti,
sono nuovo del ng e dopo aver letto qualcuno dei vostri post mi sono
convinto a scrivere, per sentirmi meno solo.
Non sei stato lungo, affatto.
Stai pur certo che le cose che hai scritto - anche bene, fra l'altro -
sono condivisibili e con sfumature diverse se vuoi ma fanno parte del
vissuto di tutti quelli che hanno problemi con l'alcol.
La solitudine va a braccetto con l'alcol...più bevi e più ti rinchiudi
inevitabilmente in te stesso anche se la socializzazione ti sembra più
facile. Su questo NG ci sono poche dita che digitano ma molti occhi che
leggono e di sicuro puoi trovare comprensione da parte di molti che o
hanno smesso o sbattagliano tra periodi di sobrietà e di ricadute ma
comunque qui, come me ad esempio, hanno trovato comunque conforto e
solidarietà. Ma la forza di smettere, la decisione di smettere la devi
trovare solo esclusivamente in te stesso. Considera la bottiglia come un
cancro al di fuori di te, che ti distrugge sorso dopo sorso e che
smetterà di farti male solo ed esclusivamente quando non lo introdurrai
più nel tuo organismo. E questo è solo il primo passo...dopo devi
rafforzare questa volontà e convinzione giorno dopo giorno. Un giorno
alla volta...

Un abbraccio

Maxxx
Drake
2007-12-29 13:29:27 UTC
Permalink
"Icaro"
ha scritto nel messaggio
Post by Icaro
Salve a tutti,
Ciao Icaro, per brevità ti scrivo spezzettando un pò il tuo post , scusami
;-)
Post by Icaro
sono nuovo del ng e dopo aver letto qualcuno dei vostri post mi sono
convinto a scrivere, per sentirmi meno solo.
Anche per specchiarmi in una verità che quasi mi nego o che certamente
tendo a rimuovere per non avere costantemente una zavorra addosso.
Ok alcolismo. Certo senza dubbio il mio problema è anche quello. Forse non
so stabilire nemmeno quanto lo sia, posto che non ho mai provato realmente
a smettere.
Allora, intanto da quello che dici, sei già sulla buona strada.Prendere la
consapevolezza che l'alcool per te é un problema é già una buona strada...
Post by Icaro
Probabilmente se ne vedrebbero delle belle...
Di sicuro alla base del mio bere c'è tanta altra..."porcheria".
Massì... una timidezza quasi patologica fin da piccolo e poi l'adolescenza
e le prime amichette e il dramma di non reggere una conversazione, uno
sguardo.
Altra cosa che ci si ritrova in tanti alcolisti:la timidezza...
Post by Icaro
E lo stratagemma delle birrozze per riuscirci. E mi riusciva tutto
sommato: risultavo simpatico, spiritoso.
Idem, come sopra...
Post by Icaro
Ma crescevo e mi sentivo debole, senza carattere, percepivo che non avrei
avuto una vita felice. E anzi, già mi prefiguravo una vita da fallito.
Non mi piaceva il mio carattere pavido, sottomesso, sempre in soggezione.
Sognavo d'essere ben altro: d'essere un grande artista, un pianista che
incantava tutti, d'avere una personalità piena di fascino.
Idem, come sopra...
Post by Icaro
M'innamoravo perdutamente come mai mi è poi successo. D'una visceralità
inaudita per ragazzine con cui avevo scambiato poche parole o deboli
sguardi.
Fisicamente non ero e non sono tuttora quello che si dice "un cesso" se
l'aspetto fisico centra qualcosa. Ma si sa, c'entra qualcosa. Aiuta, non
neghiamocelo, specie se si è belli.
Ma non era il caso mio. Non ero un cesso ma nemmeno un adone. Ma a
prescindere da questo poco meno che maggiorenne conobbi l'alcool.
Mi trasformava in quello che avrei voluto essere: più coraggioso, più
estroverso, persino sfacciato, in ultima analisi "più normale".
Purtroppo niente di nuovo...
Post by Icaro
Aspetti di un carattere che per altri sono innati e naturali.
Erano metamorfosi così radicali che a decenni di distanza non ho più
provato, anche con bevute ben più massicce.
Erano veri e propri "sdoppiamenti" della personalità favoriti forse dallo
spirito della compagnia, la volontà d'essere un altro, di piacere,
d'essere simpatico e socievole. Ci riuscivo ed anche bene.
Anch'io ;-)
Post by Icaro
Ma sotto c'era la realtà. Crescevo e mi aiutavo coll'alcool, il wisky era
e resterà il mio preferito.
Partii soldato ed il mio più fedele commilitone era già il Jonny Walker.
L'idea dei "nonni" e delle varie amenità da caserma mi terrorizzava.
Quasi accoltellai un tossico che giocava a fare il tiranno capobranco con
noi reclute: ero strafatto di wisky e birra.
E poi la vita civile, la realtà della morte prematura di mio padre, un
lavoro da operario in un magazzino di ferramenta dopo un trascorso da
studente universitario anche se con scarsi frutti.
Trovai un nonnismo peggiore di quello della caserma da cui mi ero da poco
congedato. Era la vita reale bellezza, mi dissi. E i sogni erano
definitivamente infranti.
E giù solitudine e birre e vino e vodka e wisky e intrugli d'ogni tipo. La
mia auto era perennemente incidentata (ubriaco guido solamente in città,
pianissimo, ed ho la tendenza ad urtare pali, semafori, marciapiedi
ecc...) . Vi chiederete con un carattere così cosa vuoi di più dalla vita?
Che abbia accettato un lavoro da rappresentante.
Ci credete, col mio carattere? Ebbene sì, ma in quel magazzino impazzivo.
Dopo un paio d'anni terribili, di difficoltà relazionale, di difficoltà a
propormi ed a proporre ciò che vendevo, di difficoltà ad essere un minimo
disinvolto....lentamente il miracolo si compieva! Miglioravo. Ed il lavoro
cominciava persino a piacermi e mi 'mbriacavo solo e rigorosamente il
sabato e la domenica (massicciamente ma solo il fine settimana) E vendevo!
Ed ero felice!
Moltissimi alcoolisti dicono di bere solo i fine settimana, io per primo.
Post by Icaro
Dopo alcuni anni di autoanalisi, autocoscienza e quello che vi pare e
giacca e cravatta e brillantina e che mancavano solo il pancione e le
bretelle.... ero un Commesso Viaggiatore!!
E bevevo solo dal venerdì notte alla domenica pomeriggio e....
Mi cominciavano a fare fuori.
Ché dice che le mie zone erano tante e che andavano bene ma per andare
meglio dovevano essere curate da altri agenti più presenti sul
territorio....che abitassero da quelle parti ecc........
Mi restò una zonucola e facevo la fame. Ancora una volta avevano
approfittato del pollo che ero stato. Un pollo che aveva rivitalizzato le
zone assegnatemi e che ora erano degne d'essere curate da più persone e
non solo da un agente che materialmente non poteva essere onnipresente.
Cambiai ditte. Non mi pagavano le provviggioni, mi prendevano per il culo,
una persino sparì dall'oggi al domani lasciandosi dietro un buco
fallimentare di circa 3 milioni di euro e diverse migliaia di euro di
provvigioni al fesso che scrive........
Dopo diversi lavori precari, una donna che mi ha lasciato anni fa ma che
continua a vedermi per solitudine e che frustrata, appena può, se ne
vergogna con chiunque possa sfogarsi sognando ben altri principi azzurri.
Vi scrivo che sorseggio un Primitivo del Salento di gradi 13.5°e la
bottiglia andrà presto finita.
Ieri era un Montepulciano d'Abruzzo, l'altroieri un Primitivo di Gioia del
Colle (Puglia) di 14,5°, l'altroieri ancora l'amato compagno Walker.
Ai pochi che leggeranno (ché l'NG è già di pochi, ma buoni) chiedo scusa
per la lunghezza del post.
P.S.
Ho 43 anni.
Io 50, a 43 ancora negavo a me stesso di essere un alcolista, tu in termini
di consapevolezza sei già più molto avanti di me.
In bocca al lupo :-)
Drake.
Icaro
2007-12-29 16:47:30 UTC
Permalink
Salve a tutti e grazie davvero per la compagnia che mi fate.
Sì, so che il bere è per me un problema. Anche per per il mio fegato lo è.
E per il mio colesterolo alle stelle.
Anche come fumatore leggo su ogni pacchetto che "Il fumo uccide". Anche
tutti gli altri fumatori lo leggono.
La mia vita di bevitore è stata intervallata da diversi periodi tutto
sommato di astinenza, non sofferta o dolorosa.
Solo da alcuni anni sono piuttosto costante, non vado mai oltre i tre,
massimo quattro giorni di "riposo".
In questi giorni però... non ve ne parlo. Nessun riposo.
Bevo solo di sera.
Una volta cominciavo dalle undici, mezzogiorno se non lavoravo.
Ma non bevo sul lavoro, è sempre stata la mia unica ferrea disciplina.
Non bevevo per essere più disinvolto coi clienti con cui trattavo.
Quello straccio di disinvoltura me l'ero conquistata da sobrio e ne ero
geloso.
E tutte le volte che ho conseguito dei risultati la bottiglia era lontana.
E mi chiedo: se non bevessi cosa cambierebbe? Sarei migliore?
Certo... il mio fegato sì.
Allora è tutta una questione di salute, stupido-dipendenza autolesionistica?
Un bello sforzo di volontà e torna tutto nuovo e pulito ché è così
disdicevole 'mbriacarsi?
Già. La salute, la vita.
E la forza di riprenderla in mano la mia, di vita? Da dove mi verrebbe?
Avrei il coraggio che mi è sempre mancato?
Forse è il vostro caso?
Credo di essere come sono non perchè bevo.
I miei rapporti sociali, gli amici si sono diradati perchè la mia vita
prendeva una piega che non ho saputo controllare.
In cui non ho lottato. Per esclusiva colpa mia.
E se penso agli amici e conoscenti di un tempo "sistemati" dal babbo ricco o
ben collocato in politica o pieno di amici ...non cambia nulla.
Proprio perchè non aiutato da nessuno avrei dovuto farmi il culo doppio.
Forse sono invidioso verso di loro. E pieno di risentimento.
Forse ho sbagliato NG.
Non ho perso il lavoro e la donna e gli amici perchè costantemente ubriaco e
violento o per altre degenerazioni da alcool.
Non è stata la causa ma l'effetto.
Oggi bevo perchè non ho nulla. E colmo questo nulla con altro nulla.
Ma coll'illusione di essere meno solo
Se non bevessi cosa sarebbe?
Scusatemi il delirio.
Andrea Zambelli
2007-12-29 18:24:05 UTC
Permalink
Post by Icaro
E tutte le volte che ho conseguito dei risultati la bottiglia era lontana.
e già questo è un buon motivo per continuare, no?
Post by Icaro
E mi chiedo: se non bevessi cosa cambierebbe? Sarei migliore?
pensa una cosa un po' diversa. che tu SEI migliore ma il bere te lo rende
impossibile.
Post by Icaro
Un bello sforzo di volontà e torna tutto nuovo e pulito ché è così
disdicevole 'mbriacarsi?
non è moralismo, certo se manca la volontà non si va da nessuna parte
Post by Icaro
Se non bevessi cosa sarebbe?
una cifra meglio.
e se anche fossi solo, sarebbe una solitudine goduta e non anestetizzata.
che sia gioia o dolore, ma almeno che siano veri perdio.

coraggio!
andrea
Icaro
2007-12-29 22:49:07 UTC
Permalink
Se non bevessi cosa sarebbe?

una cifra meglio.
e se anche fossi solo, sarebbe una solitudine goduta e non anestetizzata.
che sia gioia o dolore, ma almeno che siano veri perdio.

Di questo ti dò atto.
E' vero, hai ragione Andrea.
Grazie
Icaro
Post by Andrea Zambelli
Post by Icaro
E tutte le volte che ho conseguito dei risultati la bottiglia era lontana.
e già questo è un buon motivo per continuare, no?
Post by Icaro
E mi chiedo: se non bevessi cosa cambierebbe? Sarei migliore?
pensa una cosa un po' diversa. che tu SEI migliore ma il bere te lo rende
impossibile.
Post by Icaro
Un bello sforzo di volontà e torna tutto nuovo e pulito ché è così
disdicevole 'mbriacarsi?
non è moralismo, certo se manca la volontà non si va da nessuna parte
Post by Icaro
Se non bevessi cosa sarebbe?
una cifra meglio.
e se anche fossi solo, sarebbe una solitudine goduta e non anestetizzata.
che sia gioia o dolore, ma almeno che siano veri perdio.
coraggio!
andrea
Caronteone
2008-01-02 17:47:17 UTC
Permalink
Post by Icaro
Salve a tutti,
sono nuovo del ng e dopo aver letto qualcuno dei vostri post mi sono
convinto a scrivere, per sentirmi meno solo.
Anche per specchiarmi in una verità che quasi mi nego o che certamente
tendo a rimuovere per non avere costantemente una zavorra addosso.
Ok alcolismo. Certo senza dubbio il mio problema è anche quello. Forse
non so stabilire nemmeno quanto lo sia, posto che non ho mai provato
realmente a smettere.
Probabilmente se ne vedrebbero delle belle...
Di sicuro alla base del mio bere c'è tanta altra..."porcheria".
Massì... una timidezza quasi patologica fin da piccolo e poi
l'adolescenza e le prime amichette e il dramma di non reggere una
conversazione, uno sguardo.
E lo stratagemma delle birrozze per riuscirci. E mi riusciva tutto
sommato: risultavo simpatico, spiritoso.
Ma crescevo e mi sentivo debole, senza carattere, percepivo che non
avrei avuto una vita felice. E anzi, già mi prefiguravo una vita da
fallito.
Non mi piaceva il mio carattere pavido, sottomesso, sempre in soggezione.
Sognavo d'essere ben altro: d'essere un grande artista, un pianista che
incantava tutti, d'avere una personalità piena di fascino.
M'innamoravo perdutamente come mai mi è poi successo. D'una visceralità
inaudita per ragazzine con cui avevo scambiato poche parole o deboli
sguardi.
Fisicamente non ero e non sono tuttora quello che si dice "un cesso" se
l'aspetto fisico centra qualcosa. Ma si sa, c'entra qualcosa. Aiuta, non
neghiamocelo, specie se si è belli.
Ma non era il caso mio. Non ero un cesso ma nemmeno un adone. Ma a
prescindere da questo poco meno che maggiorenne conobbi l'alcool.
Mi trasformava in quello che avrei voluto essere: più coraggioso, più
estroverso, persino sfacciato, in ultima analisi "più normale".
Aspetti di un carattere che per altri sono innati e naturali.
[CUT]

Fino a qui sarebbe potuta essere la descrizione della mia vita, pari pari:)
Credo che la cosa positiva di quiesto ng sia forse non tanto la
possibilità di aiutare qualcuno, ma far scoprire a chi cerca di uscire
da questo problema che non si è i soli, che si sono altri che annaspano,
altri che si sono salvati, altri che stanno ricadendo... altri!
Io non posso darti consigli se non di rivolgerti agli alcolisti anonimi
o altro, io stesso devo decidermi prima o poi...
Il problema del sognare troppo è che troppe volte si ritorna con i piedi
per terra.
Io troppe volte mi sono buttato in attività in cui mi sognavo
trionfante, ma poi scoprivo che non avevo le qualità per eccellere in
quello che stavo tentando e quindi depressione, abbandono, alcol.
Credo che il problema delle persone come noi (perchè ho la sensazione
che noi due siamo particolarmente simili), è che desideriamo troppo da noi.
Ma se ci guardiamo intorno e vediamo come vivono veramente gli altri, ci
accorgiamo che la maggior parte delle persone + felici di noi, sono
quelle che vivono + semplicemente.
Non sono felici perchè sono dei campioni in qualcosa o dei geni in
qualcos'altro, ma perchè si accontentano di essere ciò che sono.
Spesso si sogna di diventare grandi artisti (io stesso lo sogno quasi
quatidianamente), ma bisogna fare serenamente i conti con i propri limiti.
Questa è secondo me una delle problematiche che favorisce il ricorso
all'alcol... sopratutto con lo scopo di anestetizzarci, e scivolare
sopra quel vuoto di vita che non riusciamo a riempire con ciò che vorremmo.
Un abbraccio!
Ste
Icaro
2008-01-06 23:17:11 UTC
Permalink
E' tutto maledettamente vero....quello che dici.
Per favore mi dite i vostri ..."consumi"?
Volete che cominci io?
Auguri davvero, a tutti.
Icaro
Post by Caronteone
Post by Icaro
Salve a tutti,
sono nuovo del ng e dopo aver letto qualcuno dei vostri post mi sono
convinto a scrivere, per sentirmi meno solo.
Anche per specchiarmi in una verità che quasi mi nego o che certamente
tendo a rimuovere per non avere costantemente una zavorra addosso.
Ok alcolismo. Certo senza dubbio il mio problema è anche quello. Forse
non so stabilire nemmeno quanto lo sia, posto che non ho mai provato
realmente a smettere.
Probabilmente se ne vedrebbero delle belle...
Di sicuro alla base del mio bere c'è tanta altra..."porcheria".
Massì... una timidezza quasi patologica fin da piccolo e poi
l'adolescenza e le prime amichette e il dramma di non reggere una
conversazione, uno sguardo.
E lo stratagemma delle birrozze per riuscirci. E mi riusciva tutto
sommato: risultavo simpatico, spiritoso.
Ma crescevo e mi sentivo debole, senza carattere, percepivo che non avrei
avuto una vita felice. E anzi, già mi prefiguravo una vita da fallito.
Non mi piaceva il mio carattere pavido, sottomesso, sempre in soggezione.
Sognavo d'essere ben altro: d'essere un grande artista, un pianista che
incantava tutti, d'avere una personalità piena di fascino.
M'innamoravo perdutamente come mai mi è poi successo. D'una visceralità
inaudita per ragazzine con cui avevo scambiato poche parole o deboli
sguardi.
Fisicamente non ero e non sono tuttora quello che si dice "un cesso" se
l'aspetto fisico centra qualcosa. Ma si sa, c'entra qualcosa. Aiuta, non
neghiamocelo, specie se si è belli.
Ma non era il caso mio. Non ero un cesso ma nemmeno un adone. Ma a
prescindere da questo poco meno che maggiorenne conobbi l'alcool.
Mi trasformava in quello che avrei voluto essere: più coraggioso, più
estroverso, persino sfacciato, in ultima analisi "più normale".
Aspetti di un carattere che per altri sono innati e naturali.
[CUT]
Fino a qui sarebbe potuta essere la descrizione della mia vita, pari pari:)
Credo che la cosa positiva di quiesto ng sia forse non tanto la
possibilità di aiutare qualcuno, ma far scoprire a chi cerca di uscire da
questo problema che non si è i soli, che si sono altri che annaspano,
altri che si sono salvati, altri che stanno ricadendo... altri!
Io non posso darti consigli se non di rivolgerti agli alcolisti anonimi o
altro, io stesso devo decidermi prima o poi...
Il problema del sognare troppo è che troppe volte si ritorna con i piedi
per terra.
Io troppe volte mi sono buttato in attività in cui mi sognavo trionfante,
ma poi scoprivo che non avevo le qualità per eccellere in quello che stavo
tentando e quindi depressione, abbandono, alcol.
Credo che il problema delle persone come noi (perchè ho la sensazione che
noi due siamo particolarmente simili), è che desideriamo troppo da noi.
Ma se ci guardiamo intorno e vediamo come vivono veramente gli altri, ci
accorgiamo che la maggior parte delle persone + felici di noi, sono quelle
che vivono + semplicemente.
Non sono felici perchè sono dei campioni in qualcosa o dei geni in
qualcos'altro, ma perchè si accontentano di essere ciò che sono.
Spesso si sogna di diventare grandi artisti (io stesso lo sogno quasi
quatidianamente), ma bisogna fare serenamente i conti con i propri limiti.
Questa è secondo me una delle problematiche che favorisce il ricorso
all'alcol... sopratutto con lo scopo di anestetizzarci, e scivolare sopra
quel vuoto di vita che non riusciamo a riempire con ciò che vorremmo.
Un abbraccio!
Ste
Caronteone
2008-01-07 18:10:33 UTC
Permalink
Post by Icaro
E' tutto maledettamente vero....quello che dici.
Per favore mi dite i vostri ..."consumi"?
Volete che cominci io?
Auguri davvero, a tutti.
Icaro
Di solito bevo solo la sera dalle otto... dai due litri di vino in su...
Domenica di norma bevo tutto il giorno, qualche volata anche il lunedì
mattina ma più leggero perchè ho da fare...
Ma non credo che siano le quantità a contare... quanto il fatto che ci
sia un problema.
Io potrei avere un problema con un litro al giorno mentre qualcun altro
potrebbe averlo con 3 litri... alla fine la questione è il rapporto
alterato con l'alcool.
Ciao!
Icaro
2008-01-13 20:35:21 UTC
Permalink
Io bevo molto di più quando sono solo...
O bevo perchè sono solo.
O sono solo perchè bevo.
Non so più.
Da circa un mese bevo quotidianamente.
Bevo solo la sera dopo le otto ma diversamente da alcuni mesi fa in cui mi
davo delle pause di qualche giorno
oggi è diventata una cosa di cui la mancanza mi sembra poco concepibile.
Sto bevendo vino. Una bottiglia a sera. Spesso una e mezza.
A volte quando sto proprio a terra mi attacco
al Jonny Walker e difficilmente resta qualcosa di una bottiglia
Adoro il wisky. Mi frena solo il fatto che il giorno dopo mi alzo che sto da
schifo.
E fumo buone 30/35 sigarette al giorno.
Avrei bisogno di una donna.
Di amare una donna ed esserne amato.
Di un impegno importante.
Di un buon lavoro.
Oddìo... sto nero, scusatemi tutti.
Sono sbronzo.
Icaro
P.S.
Grazie Caronteone per le tue risposte.
Post by Caronteone
Post by Icaro
E' tutto maledettamente vero....quello che dici.
Per favore mi dite i vostri ..."consumi"?
Volete che cominci io?
Auguri davvero, a tutti.
Icaro
Di solito bevo solo la sera dalle otto... dai due litri di vino in su...
Domenica di norma bevo tutto il giorno, qualche volata anche il lunedì
mattina ma più leggero perchè ho da fare...
Ma non credo che siano le quantità a contare... quanto il fatto che ci sia
un problema.
Io potrei avere un problema con un litro al giorno mentre qualcun altro
potrebbe averlo con 3 litri... alla fine la questione è il rapporto
alterato con l'alcool.
Ciao!
Andrea Zambelli
2008-01-14 07:17:57 UTC
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Post by Icaro
Avrei bisogno di una donna.
Di amare una donna ed esserne amato.
Di un impegno importante.
Di un buon lavoro.
Siccome queste cose me le sono ripetute anch'io un sacco di volte, ti dico
con molta franchezza che son desideri pur giusti e legittimi ma nascondono
l'ennesimo tentativo di spostare "all'esterno" le cause della nostra
dipendenza.
Poi, si scopre che per restare sobri non è necessario avere nè una donna che
ti ama, nè un buon lavoro, nè grandi ideali.
E va da sè che è più facile trovare tutte queste cose se si è sobri, lucidi,
padroni di sè, e non si puzza d'alcool, ma non è lì il punto.
Il punto è che non bere è il primo gesto di libertà. Perchè se lo vuoi, la
tua volontà sarà più forte dell'impulso. Magari aiutata dal ricordo di come
si sta da schifo e come si è pericolosi a sè e agli altri quando si beve.

In bocca al lupo.
Andrea
Drake
2008-01-14 13:06:00 UTC
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"Andrea Zambelli"
ha scritto nel messaggio
Post by Andrea Zambelli
Siccome queste cose me le sono ripetute anch'io un sacco di volte, ti dico
con molta franchezza che son desideri pur giusti e legittimi ma nascondono
l'ennesimo tentativo di spostare "all'esterno" le cause della nostra
dipendenza.
Poi, si scopre che per restare sobri non è necessario avere nè una donna
che ti ama, nè un buon lavoro, nè grandi ideali.
E va da sè che è più facile trovare tutte queste cose se si è sobri,
lucidi, padroni di sè, e non si puzza d'alcool, ma non è lì il punto.
Il punto è che non bere è il primo gesto di libertà. Perchè se lo vuoi, la
tua volontà sarà più forte dell'impulso. Magari aiutata dal ricordo di
come si sta da schifo e come si è pericolosi a sè e agli altri quando si
beve.
In bocca al lupo.
Andrea
Giusto, in quello che dice Andrea mi ci sono ritrovato anch'io,spostare
all'esterno le cause dei propri problemi con l'alcool non aiuta per niente
ed é solo un motivo per darsi delle "attenuanti" per poter continuare a
bere.Certamente una stabilità affettiva ed economica ti possono aiutare, ma
l'aiuto deve principalmente partire da noi stessi, altrimenti ci si continua
a raccontare cose che sappiamo anche noi essere bugie.Ogni azione perché
possa condurci all'obiettivo, deve nascere dalla convinzione.Il
completamento della convinzione perfeziona la volontà (E' una massima del
Tao).
Un abbraccio ad entrambi :-)
Drake.
Maxxx
2008-01-15 14:01:00 UTC
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Questa cosa mi mortifica
Perchè capita anche a me
Che ho una donna adorabile-che ancora mi sopporta-
che mi ama-e poi va a finire male..
ho un buon lavoro-che trascuro-e poi va a finire male...
Fare punto e a capo...dà ansia e ritorno nel vortice
Vado a dormire con i buoni propositi...e verso il pomeriggio non resisto
e ricomincio
Ca..zo dopo 16 mesi di astemio totale mi pareva di esserne fuori
Ora da 6 mesi sono tornato all'inferno

Ciao

Maxxx
Post by Icaro
Io bevo molto di più quando sono solo...
O bevo perchè sono solo.
O sono solo perchè bevo.
Non so più.
Da circa un mese bevo quotidianamente.
Bevo solo la sera dopo le otto ma diversamente da alcuni mesi fa in cui
mi davo delle pause di qualche giorno
oggi è diventata una cosa di cui la mancanza mi sembra poco concepibile.
Sto bevendo vino. Una bottiglia a sera. Spesso una e mezza.
A volte quando sto proprio a terra mi attacco
al Jonny Walker e difficilmente resta qualcosa di una bottiglia
Adoro il wisky. Mi frena solo il fatto che il giorno dopo mi alzo che
sto da schifo.
E fumo buone 30/35 sigarette al giorno.
Avrei bisogno di una donna.
Di amare una donna ed esserne amato.
Di un impegno importante.
Di un buon lavoro.
Oddìo... sto nero, scusatemi tutti.
Sono sbronzo.
Icaro
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